domenica 18 luglio 2021

 

Leggerezza.

Sì, leggere erano le manine che sventolavano stamattina sul bus per salutare i genitori dai finestrini. Una leggerezza coraggiosa,  capace di dire ciao ai genitori, ma allo stesso tempo capace di dire che voglio provarci.

Con leggerezza si  sono subito trovati compagni di questo viaggio e avendo questa esperienza in comune hanno subito fatto gruppo. Senza doversi dire nulla, con leggerezza.

Si può vivere con leggerezza, giocando a calcio, ping pong, fotbalino e battaglia.

I bimbi li ho visto leggeri, stanno bene, sono sorridenti, ognuno cerca un suo posto, sapendo che un posto c’è.

Nel pomeriggio siamo partita per la valle Piumogna, un luogo che non lascia indifferenti che interroga sul senso della bellezza, che ci fa stare bene, con un Pizzo Forno maestoso che ci guarda dall’alto, forse ci protegge, forse ci ricorda la nostra piccolezza.


I bambini hanno cercato i macroinvertebrati nel fiume. L’hanno fatto saltellando con leggerezza sui sassi. Sono animali che vivono sotto i sassi per  tutta la vita. Non solo combattono contro la corrente, aggrappati ai sassi, e respirando con delle branchie. Alcuni come gli efemerotteri passano, l’intera vita allo stato di larva, per poi trasformarsi in adulti per un solo giorno. In quel giorno si riproducono e muoiono. La loro vita è al 99,9% da bambini, e solo lo 0,01 da adulti.














I bimbi dicevano bello! E forse hanno ragione. Forse nel mondo degli efemerotteri non ci sono presidenti, generali e guerre? O forse semplicemente nel loro mondo di larve ci sono generali, presidenti e guerre, mentre allo stato adulto vivono la loro giornata al meglio senza perdere tempo con cose inutili? Forse la coscienza della finitezza ci farebbe vivere tutti meglio, è un giorno per l’adulto dell’efemerottero, forse sono 80 anni per noi. Ma di finitezza sempre si tratta. Come diceva Chestetrton: La vita è splendida come un diamante, ma fragile come il vetro.



Alla fine la natura diventa uno specchio. Alla fine scopriamo che anche noi siamo vivi e non sappiamo come abbiamo fatto ad arrivare su questo pianeta.  Ma in colonia lo si fa con leggerezza. Questo è il regalo della colonia. Ben sapendo che leggerezza non è superficialità, come diceva Italo Calvino, ma leggerezza vuol dire planare sulle cose dall’alto, e non avere macigni sul cuore.

Stasera prima di cena abbiamo giocato a battaglia. - poi abbiamo passato la serata tra canti e giochi. Il gruppo si è formato. Stiamo imparando a conoscerci. E tutti stanno bene.



Con quella leggerezza. Intensa.



Le foto della nostra vacanza si trovano qui:
 https://photos.app.goo.gl/4Nj5ZhAs3zakNMwe8  


1 commento:

  1. Grazie mille per questo splendido resoconto!
    Buone scoperte e buon divertimento!

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